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Integrazione? … di più! Reciproca integrazione.




L’esperienza di accoglienza che stiamo vivendo grazie al progetto “Apriamoci” ci ha mostrato nuovi traguardi: sentiamo che non basta occuparsi di persone vittime delle persecuzioni, né parlare genericamente per esse di integrazione.

Si può andare oltre, e vedere in tutti, anche in questi nostri fratelli profughi, persone ricche di umanità, di forza, di intelligenza, di valori, di cultura … e aprire a loro le nostre ricchezze, diverse e simili. Si può tentare di andare alle cause del loro fuggire, che stanno in un sistema assurdo che produce fame, guerre, inquinamento … Non c’è utilità nel male (dice Toni Servillo, l’attore protagonista del film “Le confessioni”), ossia non c’è nulla di “economico” in questo sistema, che produce … profughi!

Cosa fare? E’ il rovello che ci si porta dentro dall’inizio di questa esperienza …

A dire il vero, grazie alla generosità di tanti giudicariesi, vediamo luci in fondo al tunnel e vorremmo mostrarle a tutti. Ne riferiamo una, recentissima!

La famiglia Turri di Pejo ha voluto regalare a qualcuno dei nostri ospiti profughi una giornata sulle nevi della val di Sole.

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