Sette, un bel numero … tanti sono stati i corsisti che, frequentando con assiduità e profitto, le 160 ore di lezioni teoriche e pratiche di saldatura, hanno raggiunto oggi il traguardo dell’attestato che li qualifica “saldatori ad elettrodo”.
Un traguardo per loro e una festa, bellissima, per loro e per chi ha creduto tanto e ha lavorato ancora di più per questo risultato.
Eccoli con la prova del loro successo in mano. Davvero “magnifici sette”!
Aliou (Senegal)
Dildar (Pakistan)
Alani (Nigeria)
Amadou (Mali)
Shazad (Pakistan)
Yussif (Ghana)
Scot (Nigeria).
Ed ecco i loro manufatti in ferro, ammirati da tutti gli amici che sono intervenuti.
La loro gratitudine è andata anzitutto al Maestro Hector Penafiel che – in ogni senso – ha dato a loro il meglio di sè, con dedizione senza misura e grande professionalità. Con Hector era presente la sua grande famiglia, la moglie Cristina con i 4 figli, che pure si sono prodigati nell’allestimento del rinfresco. Come ringraziarli? Al fianco di Hector non poteva mancare la presenza di Roberto Abatti, che ha seguito tutto il corso come tutor, così come ha fatto Abele Bazzoli per le competenze in campo elettrico. E tanto meno Erika Scalfi, l’insegnante di italiano che ha curato la comprensione del lessico tecnico.
Era presente don Celestino Riz, che ci ha seguiti fin dal primo giorno e passo passo. Era presente l’amministrazione comunale nella persona di Luigi Bianchi. La consegna dei diplomi è stata affidata a Emilio Salvaterra, direttore del centro di formazione professionale ENAIP di Tione che sostiene il nostro progetto. Con lui anche due professori della scuola: Bonazza e Covi.
Ma il diploma di Scot è stato consegnato da Enrico Gasperi, amministratore della CMV dalla quale abbiamo ricevuto il comodato del capannone.
Graditissima la presenza di ospiti speciali: Sonia Luzzi, operatrice del CRM di Tione e Vincenzo Zubani, già sindaco di Tione e grande esperto di riuso, con la moglie Franca; Carla Vertemati con Ilia Mussi, volontarie … e Isabel e Maria e Astrid; Mario e Lucia Bertolini con il consueto strudel di mele; dal focolare di Trento sono arrivati con grande nostra sorpresa Nino Carella e Elio De Toffoli.
Elio ci ha ricordato il detto particolarmente azzeccato in questa circostanza: “Se vuoi aiutare qualcuno per un giorno regalagli un pesce; se vuoi aiutare qualcuno per la vita, insegnagli a pescare”.
La festa ci ha mostrato che “insegnare a saldare” può essere qualcosa di più che un aiuto, seppur importante. Può essere lo svelarsi di una comunità unita, che ha già il cuore oltre l’ostacolo.
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